Trilogia in rosso
Tre immagini, tre visioni dove il leit-motiv del colore rosso ci avverte di un pericolo impercettibile, di una indefinibile inquietudine. Tre storie di sangue e solitudine macchiate di rosso terreno. Tre storie sospese nel tempo, come se non ci fosse un domani.
Oppio
Il papavero è il fiore dedicato a Demetra: solo bevendo il suo succo, poteva trovare consolazione all’atroce dolore per la perdita della figlia. Solo il sonno potrà così rendere accettabile una realtà altrimenti insopportabile. Un sogno infinito, una morte momentanea….ma pur sempre un inganno…
In scena
- Coreografia: Francesca Selva
- Interprete: Laiza Pucci, Sara Catellani
- Soggetto e regia: Marcello Valassina
- Costumi: La Sartoria Teatrale – Firenze
- Audio Recorder: Valerio Pasquini
Attesa
Una giornata estiva segnata dal bianco accecante, a significare un’attesa prolungata. Forse di un amante, forse di un figlio di ritorno da una guerra qualsiasi… La scena di un quotidiano vissuto con l’aspettativa di un incontro quasi “ingessato” in gesti legati ad una abitudine rassegnata. Fino a quando…
(liberamente ispirato all’opera La Voce Umana di j. Cocteau, il brano vuol essere un omaggio ad Anna Magnani, che ne fu indimenticabile interprete, in occasione del centenario della sua nascita)
In scena
- Coreografia: Francesca Selva
- Interprete: Cristina Surace
Ferita
Chi è Ferita?
Ferita è colei che è stata ingannata, sfruttata, abbandonata, rinnegata
Ferita è la realtà rifiutata, discriminata, calpestata.
Ferita la trovi sotto casa, alla stazione, o sotto il sole, a nascondere cicatrici con preghiere scritte su pezzi di cartone.
Ferita è la mia anima , davanti all’indifferenza e all’impotenza.
Ferita è la mia coscienza, complice spietata
Dettagli
- Coreografie: Francesca Selva
- Musiche: autori vari
- Consulenza musicale: Cinzia Cudai, Massimo Biliorsi
- Danzatori: Laiza Pucci, Francesca Forgione
- Assistenza regia: Daniela Maggese
- Organizzazione: Marcello Valassina
In scena
- 0000, 00 mese Struttura – Luogo