Il suo nome era Mercy. Nemmeno lei sapeva però bene il significato della parola. Era cresciuta in un laboratorio di maglieria creato dalla madre negli anni ‘70. Il rumore della macchina che faceva avanti e indietro giorno e notte è stata la colonna sonora della sua giovinezza. Se non lo sentiva non riusciva nemmeno ad addormentarsi. E quella notte che non lo sentì più le cambiò la vita. Le rimase in eredità l’ultima partita di lana grigia. Ma il grigio era un colore che non andava più di moda. E nemmeno le maglierie andavano più di moda. E nemmeno le brave ragazze andavano più di moda.
DETTAGLI
Interprete: Maria Vittoria Feltre
Coreografie: Francesca Selva
Regia e disegno luci: Marcello Valassina
Ufficio Stampa: Natascia Maesi
DURATA
50 minuti circa
IN SCENA
2017, 28 ottobre Festival Confi.Dance
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